E’ come in una tempesta di sabbia nel deserto! Il panico ha sopraffatto tutti e gli speculatori stanno aspettando che tutto precipiti per aumentare i loro portafogli a discapito dei “piccoli pesci”. Sono entrati in azione i grandi fondi speculativi che con queste situazioni vanno a nozze.

Fino a qualche mese fa il virus, che aveva colpito l’economia della Cina (qualcuno osserverà che prima ha colpito le persone), aveva spaventato i mercati, ma nessuno avrebbe immaginato che da li a poco sarebbe crollata l’economia intera.

Tutti hanno paura, hanno sete di liquidità e allora si vende tutto, anche perdendo parecchio, pur di salvare il salvabile. Era proprio questo quello che gli sciacalli stavano aspettando. Più che dalle notizie sulla situazione dei contagi, molti sono preoccupati dalla volatilità dei mercati, come se si andasse sulle montagne russe.

Le banche centrali si sono affannate con promesse di spesa per l’acquisto di titoli di stato, per aiuti al sistema bancario, pur di mettere una pezza e bloccare l’eccesso di vendite. La Consob, dal canto suo, ritenendo innaturale la chiusura del mercato milanese, con molto ritardo ha vietato le vendite allo scoperto, lasciando agli speculatori di turno mano libera per fare i loro guadagni in una situazione di assoluta emergenza.

Adesso siamo tutti col fiato sospeso e aspettiamo notizie dai due fronti: cosa farà il coronavirus domani? Cosa indicheranno i futures sulle prossime aperture dei mercati?

In un momento in cui si dovrebbe avere più riguardo per le vicende che toccano da vicino persone, famiglie, popoli interi, qualcuno vede tutto come un’immensa opportunità per arricchirsi ancora di più, e questo, dopo le immagini dei camion militari a Bergamo, fa molto male.

Franco Capizzi

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