La crisi dovuta al Covid-19 ha messo in ginocchio diversi settori e ha fatto emergere molteplici problematiche, in particolare nel mondo dell’arte contemporanea. Come sostiene Alessandra Donati, docente di Diritto Comparato delle Obbligazione e dei Contratti all’Università Milano-Bicocca, “Manca un sistema virtuoso che riconosca e valorizzi il lavoro degli artisti contemporanei, che induca professionalità anche nell’organizzazione e nell’inquadramento lavorativo e li supporti con un forte e strutturato mecenatismo”.
Gli artisti contemporanei beneficiano già di diritti come quello di seguito, misure fiscali e un fondo previdenziale per pittori e scultori che sostiene gli iscritti nelle loro attività professionali e ne promuove la formazione e l’affermazione a livello nazione e internazionale. Nonostante ciò, durante l’emergenza lo Stato non è riuscito ad adottare misure specifiche destinate alle arti visive.

Il ministro Dario Franceschini ha affermato: “come ho detto nel corso dell’informativa al Parlamento, dai primi giorni dell’emergenza sanitaria siamo al lavoro per fare in modo che gli interventi del governo raggiungano tutti i lavoratori del mondo della cultura, dello spettacolo e del turismo. Per alcune categorie le forme contrattuali sono ben definite e gli interventi sono, di conseguenza, di più facile e immediata attuazione. Per altre categorie, invece, vi sono molteplici forme contrattuali che necessitano interventi più articolati. Tra questi, gli artisti visivi dove esistono diverse modalità di regolazione dei rapporti di lavoro. In alcuni casi, penso alle partite Iva, gli artisti vengono raggiunti dalle misure straordinarie generali che il governo ha messo in campo. In altri casi si possono invece creare delle difficoltà. Ma vogliamo che nessuno resti escluso dalle misure per l’emergenza. Il passo successivo sarà quello di cogliere quanto è emerso da questa crisi ovvero la necessità di regolamentare le tante figure professionali del mondo dell’arte. È un lavoro che va sicuramente fatto insieme al ministero del Lavoro sul quale il Mibact avrà un ruolo importante attraverso la Direzione Generale Creatività contemporanea”