La vicenda è alquanto singolare e, per certi versi, pirandelliana.
Non si placano ancora le polemiche sui bonus per i dipendenti della Regione Sicilia riguardo l’elaborazione delle indennità relative alle richieste, ahimè numerose, sulla cassa integrazione.
La proposta del bonus da 10 euro per pratica, al fine di velocizzare l’analisi di tutte le richieste, lascia attoniti.
In aiuto verrebbe il fondo regionale per il salario accessorio. Le stime indicano un’importo di circa 300 mila euro, che andrebbe a chi si occupa delle pratiche sulla cassa integrazione in deroga. Il dirigente generale del dipartimento del Lavoro vorrebbe definire l’accordo con i sindacati per chiudere in fretta la diatriba.
I sindacati non ci stanno, perchè, a loro dire, la fuoriuscita di notizie sulle proposte e sull’eventuale accordo, non ha fatto altro che delegittimare le richieste dei lavoratori della regione siciliana.
Nel frattempo la piattaforma informatica e il software per la gestione delle pratiche va a rilento, oltre ad essere partita con un ritardo di 3 settimane.
Il governo centrale manderà degli ispettori per verificare lo stato delle cose.
In questo momento cruciale per il paese, la richiesta dei bonus retributivi ci lascia esterrefatti, ma lasciamo a voi lettori ulteriori riflessioni sulla questione.
I lavoratori cassa integrati e le loro famiglie, difficilmente, immaginiamo, riescono a ben comprendere la vicenda, soprattutto in un momento in cui sono costretti a casa, senza lavoro e in attesa di un sussidio, purtroppo ridotto rispetto allo stipendio, che nemmeno arriva.
Pirandello, quasi certamente, avrebbe trovato di che scrivere.